Anche quest’anno scolastico si aprirà con l’evento “Porte aperte a…”, una iniziativa nata lo scorso anno per infondere coraggio e fiducia in una ripartenza che poi si è rivelata comunque difficile a causa del perdurare della pandemia. Questo nuovo anno sembra, almeno al momento, avviato verso una quasi normalità che ci fa ben sperare. Abbiamo voluto riproporre questo rito di apertura perché sentiamo il bisogno di condividere un momento di riflessione con la grande comunità di Senza Zaino per sentirci uniti, raccogliere le energie in vista del cammino, confermare le ragioni che ci hanno portato ad aderire alla visione di scuola del movimento Senza Zaino. Il tema proposto è cruciale in questa fase storica del nostro Paese. La povertà educativa e la dispersione scolastica sono aumentate in conseguenza della pandemia e della crisi sociale che ne è derivata, acuita da condizioni di disagio e fragilità preesistenti. I dati ci dicono che in Italia vi sono 5,6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, con punte di maggiore incidenza nel mezzogiorno.
Una situazione che ci interroga densa com’è di incognite legate alle contingenze dello scenario nazionale ed internazionale. In queste settimane alle scuole sono state assegnate le risorse messe a disposizione dal PNRR; si tratta di somme notevoli che le scuole non hanno mai ricevuto. Una grandissima opportunità, che richiede una programmazione attenta ed efficace, con la consapevolezza che ambienti di apprendimento innovativi, apparecchiature digitali di ultimo modello ecc. sono sì importanti, ma il vero motore della scuola sono gli insegnanti ed i dirigenti, la professionalità dei quali è l’investimento più strategico.
Puntare sulla formazione metodologica in direzione di una didattica attenta alla personalizzazione dell’apprendimento, alle modalità più efficaci di gestione dell’aula, alla qualità delle relazioni dentro e fuori le classi; far crescere le comunità professionali per superare l’individualismo e l’autoreferenzialità che spesso le connotano, coinvolgere famiglie e territori sono gli obiettivi strategici sui quali le risorse del PNRR debbono convergere nella pianificazione delle spese.
L’evento del 30 settembre si svolgerà in presenza a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, e in collegamento online con tutte le scuole della rete nazionale che vorranno collegarsi al nostro canale YouTube.
Perché “porte aperte a…” in Calabria? È anche questa una scelta strategica, perché si tratta di una regione in cui povertà educativa e dispersione scolastica sono spesso presenti più che altrove. Ma se i tre valori portanti di Senza Zaino hanno un significato profondo in tutti i territori, qui acquistano un valore aggiunto. Se la scuola deve lasciare una traccia positiva nella vita degli studenti, qui deve lasciare un segno ancora più profondo. La scommessa è che una innovazione radicale come Senza zaino possa essere una chiave di volta per rinforzare, accompagnare, sostenere l’azione delle scuole. Non solo Senza zaino, ovvio, non abbiamo la pretesa di essere i più bravi, ma un processo di cambiamento è indispensabile ed inderogabile e con la nostra iniziativa cercheremo di dare il nostro contributo.
